Realtà o finzione? Quest'isola cilena dell'arcipelago Juan Fernandez nell'Oceano Pacifico, situata a circa 670 chilometri dalla costa di Valparaíso, può legittimamente sollevare la questione. Eppure, sebbene il suo nome ricordi un romanzo, esiste ed è un luogo perfetto per gli amanti dell'avventura, un territorio vergine che per la sua straordinaria biodiversità è stato dichiarato Riserva mondiale della biosfera dall'UNESCO.
Dal 1 gennaio 1966 questa isola, conosciuta come Isla Más a Tierra, l'isola più vicina alla costa continentale del Cile, si chiama ufficialmente Isla Robinson Crusoe, in omaggio al marinaio scozzese Alexander Selkirk, che qui visse in solitudine per 52 mesi dopo esservi naufragato nel 1704 e il cui diario ispirò lo scrittore britannico Daniel Defoe per il suo famoso romanzo "Robinson Crusoe".
Un sottile lembo di terra di pochi chilometri quadrati, un luogo ideale per disconnettersi dal mondo e godersi la natura in solitudine. Le acque cristalline della Isla Robinson Crusoe ospitano una biodiversità sottomarina che attira subacquei da tutto il mondo e in uno scenario come questo non è infrequente imbattersi nell'avvistamento dell'otaria orsina sudamericana (Arctophoca australis), endemica dell'arcipelago Juan Fernández.
Gli isolani si dedicano alle attività economiche locali, che ruotano attorno al mare: la maggior parte di essi vivono infatti di pesca all'aragosta e di escursioni che consentono ai visitatori di pescare il proprio cibo per poi prepararlo nelle cucine allestite a bordo delle barche, chiamate chalupas.
Molte le ricette tradizionali, tra cui la media langosta al plato, el perol una deliziosa zuppa a base di aragosta, le empanadas di granchio dorato, il ceviche con la vidriola o il breca, entrambe gustose pietanze a base di pesce tipico dell'arcipelago.
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