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domenica 4 marzo 2018

L'esplorazione secondo Alex

"Avevo circa sei, forse sette anni. All’epoca vivevo ad Aprica, provincia di Sondrio e mi ero fatto disegnare da mio padre, su un tovagliolo di carta, i sentieri dietro la mia casa. Munito di borraccia a tracolla e bussola mi avventurai in quel dedalo di sentieri. Non andai lontano perché dopo un paio di ore ero già tornato, ma quel piccolo viaggio di scoperta fu importantissimo e ancora oggi mi nutro dell’emozione di quel momento. Ebbi la sensazione di riconnettermi alla natura."
 - Alex Bellini

venerdì 2 febbraio 2018

Nella sua grandezza...


Nella sua grandezza il genio disdegna le strade battute e cerca regioni ancora inesplorate.

- Abraham Lincoln



domenica 14 gennaio 2018

Lo Skrei: il merluzzo delle isole Lofoten

Il merluzzo delle Lofoten è conosciuto in tutto il mondo con il nome di Skrei.

Lo Skrei viene pescato nelle aree di deposizione delle uova, attorno alle Isole Lofoten e al Vesterålen, in un periodo dell’anno che va da gennaio ad aprile. Base dell’economia per migliaia di persone e comunità lungo la costa, la sua commercializzazione ebbe inizio a Storvågan, un tempo noto come Vagar, che fu la prima e unica città nel Nord lungo il Medio Evo.
Le enormi quantità pescate, vengono consumate fresche o appese ad essiccare per diventare stoccafissi.
I locali ritengono che lo Skrei fresco sia una vera prelibatezza e a riprova della sua bontà, negli ultimi anni enormi quantità di Skrei sono state esportate verso i mercati europei e statunitensi. I norvegesi inoltre cuociono il filetto, le uova e il fegato dello Skrei creando il Mølje, un piatto tipico in cui le parti del pesce vengono bollite separatamente e servite con patate lesse.
I pescatori con cui ho avuto modo di parlare mi hanno spiegato che i pesci appesi ad asciugare vengono tirati giù dagli essiccatoi in maggio/giugno e preparati per essere esportati verso molti Paesi europei. L’Italia pare essere attualmente il più grande esportatore di stoccafissi e non a torto, perché questo pesce già di per sé ottimo, viene dissalato in un bagno di acqua e usato in molti gustosissimi piatti, il più famoso dei quali è il baccalà.
Lo stoccafisso è un prodotto norvegese largamente esportato sin dal 1100 e rappresenta più del 80% di tutte le esportazioni della Norvegia da centinaia di anni, un’enorme fonte di guadagno che ha accompagnato e sostenuto la nascita della nazione norvegese.

lunedì 18 dicembre 2017

Il grande cuore della Nuova Caledonia

Viaggiare nel terzo arcipelago più grande del Pacifico oggi è, per molti versi, un'esperienza speciale. La meravigliosa bellezza della natura, la notevole salute economica, l'impegno delle comunità locali a inventare un destino comune per la cultura Kanak in piena risurrezione, sono i tratti salienti di questa collettività francese d'oltremare conosciuta con il nome di Nuova Caledonia.

Nell'estate del 2011 a Noumea, dopo un volo di 16.000 chilometri, il presidente in carica della Repubblica francese apparve davanti ai dieci membri del Sénat coutumier. In rappresentanza di tutte le tribù Kanak delle tre province della Nuova Caledonia, Pascal Sihaze disse: "Signor Presidente, non abbiate paura dei Kanak". Nicolas Sarkozy rispose: "Signor Presidente, non abbiate paura della Repubblica francese".
Due mondi che, in due frasi, si rassicurarono reciprocamente sulla complessità del loro passato, ma anche del loro presente e futuro. 
Il "caillou" (il ciottolo), come veniva chiamato questo territorio del Pacifico francese dai primi minatori di nichel, è sull'orlo di un processo referendario che, tra il 2014 e il 2018, stabilirà i quadri istituzionali per un movimento di autonomia e forse di indipendenza, iniziato quasi un quarto di secolo fa.

Scoperta e chiamata così in omaggio alle terre di Scozia dall'esploratore e cartografo britannico James Cook, la Nuova Caledonia fu proclamata colonia francese nel 1853 dall'ammiraglio Febvrier-Despointes e per più di un secolo una delle principali. Gli abitanti della Grande Terrei Kanak (canachi, in italiano) furono immediatamente confinati ai margini sociali, economici e geografici del proprio Paese, in un sistema di riserve autonome: vennero espropriati delle terre, limitati negli spostamenti in un confinamento forzato, obbligati all'osservanza del Code de Indigénat un insieme di norme istituito nel 1887, con cui il governo francese imponeva alle proprie colonie una serie di misure degradanti.
Solo nel 1946 queste leggi vennero cancellate e la Grande Terre e le sue dipendenze, le Isole della Lealtà, definite un territorio d'oltremare. 
I Kanak oggi stanno gradualmente guadagnando lo status di cittadini francesi, con il ripristino della libertà di residenza e di movimento.
Dal 2010 la Nuova Caledonia è una comunità della Repubblica francese e i suoi cittadini saranno chiamati, entro il 2018, a decidere che strada dovrà prendere questo destino comune canaco, anche raggiungendo l'indipendenza dalla Francia.
Superate le situazioni di estrema tensione politico-sociale degli anni '80, il terzo arcipelago più grande del Pacifico rappresenta un caso tra tutti i territori francesi d'oltremare, per una serie di interessanti fattori culturali, economici e naturali.
La crescita economica, principalmente legata alla creazione di due nuove fabbriche ultramoderne di nichel (Goro nel sud dell'isola e Koniambo, nella provincia settentrionale), garantisce stabilità sociale a uno dei territori dalla variabilità biologica più straordinaria al mondo, in cui la natura si estende sontuosa dalle montagne alle alle isole, passando per una delle lagune più grandi al mondo.
Una cultura originale quella dei canachi, che chiede con orgoglio di poter uscire dall'oscurantismo, raccontando la propria memoria e identità.
Non è così impensabile quindi che tutte le comunità della Grande Terre e delle Isole della Lealtà, indipendentemente dalle loro differenze, non si riconoscano in un futuro comune che renda ancora più grandi le terre di Kanak.